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La Sygla di Salvo Fazzino



La Sygla di Salvo Fazzino

Fonte: Freetime Sicilia 47/2015 Come titolo di studio è un tecnologo alimentate, nella vita professionale è un agente farmaceutico, ma quando il silenzio cala nella sua casa, a tarda notte si alza dal letto e si rifugia nel suo piccolo laboratorio da ebanista ricavato nel garage della sua villetta.

In quel momento Salvo Fazzino, appena quarantenne, indossa gli abiti di quel mestiere e crea Penne in legno, l’una diversa dall’altra. Su ciascuna è impresso il suo Brand SYGLA, che in latino vuol dire firma.

Un hobby di grande impatto che lo rilassa profondamente e che, almeno per ciò che concerne l’amore per il legno e li bricolage, ha origini molto lontane.





Nasce, cresce, scrive’. È il claim che segue il suo brand. È l’evoluzione naturale dell’albero. È l’ideazione che la sua mente genera ogni volta che le sapienti mani si mettono a lavorare al tornio.

Un lavoro che Salvo oramai con speditezza compie, in modo quasi automatico, conferendo a ciascun oggetto il pregio che incarna nella consapevolezza che è unico. Non esiste un esemplare assolutamente uguale ad un altro. L’unicità è dettata dalle venature del legno che non è affatto trattato, ma conservato allo stato naturale con appena un velo di cera, proprio per esaltarne il colore, la lucentezza e l’eleganza.

La sua è una tornitura artistica che ha imparato da autodidatta, nonostante la passione per il legno abbia fatto capolino nella sua vita sin da bambino. “La mia passione per l’autocostruzione – ci spiega Salvo Fazzino – deriva da una fissazione. Ricordo bene come da ragazzino mi affascinava il primo principio della termodinamica secondo cui nulla si crea né si distrugge ma si trasforma in altro.

Crescendo ho capito che l’applicazione non era così semplice nel concreto. Ricordo ancora quando da bambino mio padre che per professione era ferroviere, ma aveva l’hobby per i lavori agricoli, mi portava in campagna con lui. Mi sembrava assurdo che dopo la potatura i rami venivano essiccati e bruciati, senza che ci fosse un continuum, come invece il principio della termodinamica imponeva.

Così ho avuto il pallino, da sempre, di dare alla pianta un’altra possibilità di vita, sotto qualunque forma fosse. Da qui l’idea di realizzare penne con il legno”. E le penne che portano la Sygla di Salvo sono veramente belle ed eleganti, oggetti unici che solitamente regala ad amici e quando qualcuno si dichiara disposto ad acquistarne una partita, nonostante la felicità, si schermisce un po’, dicendo che per lui è un hobby e che tale vuole che rimanga, anche se le strade che la vita può prendere non si conoscono mai.

Quando è libero da impegni professionali, Salvo va alla ricerca di residui legnosi della potatura, tra cui carrubo, limone, mandorlo, ulivo, bagolaro, immaginando ciò che diventeranno grazie alla sua abilità a lavorare il legno ed in generale alla passione profonda che nutre per costruire dal nulla.

Il suo pe

rcorso è cominciato costruendo scatole ed oggetti in legno, addentrandosi poi a realizzare il tavolo di casa sua ed anche la tettoia esterna, oltre ad avere messo a nuovo diversi mobili che sono sistemati all’interno della villetta familiare in cui vive con la moglie Gabriella e le due figlie Giulia e Flavia.

“Grazie al mio lavoro di agente farmaceutico – ci rivela Salvo – conosco ovviamente tantissimi professionisti e capita alcune volte di soffermarsi a parlare, scoprendo come la mia passione non è propriamente singolare, nel senso che diversi la praticano nelle loro ore libere e addirittura sono ‘organizzati’ meglio di me.

Due le persone fondamentali che mi hanno introdotto a questa lavorazione, acquisendo la tecnica e soprattutto dandomi la possibilità di utilizzare strumenti altamente professionali, e sono Luca Occhipinti e Sebastiano Roccuzzo, farmacisti entrambi. Con Sebastiano in particolare spesso andiamo alla ricerca degli scarti della potatura che man mano selezioniamo e mettiamo di lato.

Io tendo a scegliere piante alle quali sono legato, dunque il limone perché lo lavorava mio padre, l’ulivo che ho piantato nel giardino di casa e il carrubo, la pianta ragusana per eccellenza. Scelgo i pezzi dei tronchi in base al colore che vedo dalla sezione di taglio.



Per l’ulivo – ci spiega Salvo – non c’è bisogno di fare alcuna selezione, diversamente dal carrubo che ha tante varietà di rosso e bianco, quello difficile da reperire è il limone in quanto è una pianta viva sempre, che non ha delle fasi di riposo durante l’anno perché fa quattro fioriture. Affinché la selezione diventi quanto più accurata possibile, tento di esser sempre presente nel momento in cui gli alberi vengono potati, soprattutto il limone, per avere un pezzo pulito e disporre dei tronchi più belli”.

Ovviamente non rientra nelle prospettive future di Salvo trasformare il suo hobby in attività commerciale con grossi quantitativi di produzione, proprio perché la realizzazione viene compiuta a tarda notte, almeno sin quando sua moglie Gabriella non lo viene a richiamare all’ordine ricordandogli che è ora di andare a letto.

“Ciò che mi riempie di gioia – ci confida – è l’apprezzamento che ricevo da parte di chi viene a conoscenza di questa mia passione e mi chiede di poter visionare le penne prodotte, che tengo rigorosamente in astucci in pelle, proprio per evitare esposizioni al sole che potrebbero alterare il colore del legno. Sono solito regalarle ad amici e a chi si entusiasma alla sola vista.

Qualcuna l’ho ceduta almeno per recuperare, ovviamente parzialmente, le considerevoli spese che sostengo per acquistare gli accessori. Oggi a differenza del passato, quando ancora non ero propriamente ‘padrone’ della materia e spesso alcuni esemplari erano più una prova che un oggetto finito, preferivo tenerle per me, in attesa di perfezionare la tecnica.

Oggi, invece, questo ambito lo comincio a prendere seriamente in considerazione, ma sempre partendo dal dato oggettivo che la mia produzione è limitata, che avviene nelle ore in cui non svolgo la mia professione. Quasi giornalmente percorro a bordo della mia auto – ci spiega – 400 chilometri e la sera, quando rientro a casa sono pienamente assorbito dalle mie bimbe, dunque non le trascurerei mai per dedicarmi al mio hobby che tale deve rimanere.

E soprattutto sono pezzi che possono essere custoditi da veri amanti del settore, altrimenti non se ne può apprezzare la “Natura”. Ciò che oggi Salvo conosce è frutto dei tanti tentativi compiuti e studi fatti, navigando parecchie ore sul web alla ricerca di filmati che vengono postati soprattutto da persone che abitano negli Stati Uniti e in Australia dove la cultura del bricolage fa registrare un boom di adesioni.

“Guardando al futuro mi piacerebbe donarle a qualche onlus affinché le possa vendere per autofinanziare le attività. Io vorrei soltanto ricavarci i costi sensibili sostenuti, e donare il tempo e la perizia che ho riservato a ciascun esemplare. Oppure mi piacerebbe che venissero acquisite da qualche azienda impegnata nella promozione del territorio, immaginando che ciascuna penna possa rappresentare gli alberi autoctoni del ragusano.

Mi piacerebbe, infine, donarne una al maestro Franco Battiato dopo il recente incidente a Bari che lo ha visto suo malgrado coinvolto, ed anche a Linus e a Nicola Savino, che la sera mi tengono compagnia nei programmi radiofonici, ed infine mi renderebbe orgoglioso che venisse impugnata per la firma di un atto di una casa, per chi ancora non ce l’ha”.


“Mi renderebbe orgoglioso sapere che venisse impugnata per la firma del rogito di una casa, per chi ancora non ce l’ha”.


Adesso si sta facendo tardi, immaginiamo che Salvo sia già in fibrillazione per tornare nel suo laboratorio e continuare a sperimentare; nel frattempo anche la moglie Gabriella ha da coltivare il suo hobby, la produzione di oggetti e borse in feltro che a quanto pare hanno già riscosso molteplici consensi. Il tutto insieme alle piccole Giulia e Flavia che vanno a completare il puzzle di questa famiglia creativa.


Alcune Creazioni di Sygla




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